Una stanza della morte, una donna forsennata che attende il corpo della figlia. Un corpo preteso e conteso col pubblico, che sarà un antagonista ideale, muto e terribile, detentore di qualsiasi decisione. Carmela è una donna minuta, arcigna, tenera, è una lingua di fuoco e una bocca cannone che sputa odio e sarcasmo, prendendosi gioco della sintassi comune: una rivolta linguistica consapevole, un’invenzione costante: tutti segni di una disperazione composta, silenziosa, e anche sopita, messa a sedere davanti i telequiz, le telenovele, i documentari televisivi. Perché Carmela non parla da ventuno anni, chiusa nella sua stanza, protetta da un’immaginazione che adesso non le basta più. Per questo è uscita, per questo è lì, per questo tra un attimo ripiglierà a parlare. La veglia è uno spettacolo rabbioso, e beffardo, e struggente, in cui l’ironia e la disperazione confluiscono nel medesimo fallimento, quello di chi immagina un qualsivoglia buon senso.
" LA VEGLIA " di Rosario Palazzolo con Filippo Luna
regia Rosario Palazzolo produzione Teatro Biondo Palermo scene Luca Mannino costumi Daniela Cernigliaro luci Alice Colla musiche originali e effetti sonori Francesco Di Fiore video Gandolfo Schimmenti post produzione video Valeria Di Matteo parrucche Mauro Agrò assistente alla regia Angelo Grasso assistente di scena Clara De Rose