SEGNI DI MANI FEMMINILI In ricordo della Shoah 27 gennaio 2020
Lo spettacolo Segni di mani femminili dipinge un ritratto della comunità ebraica che popolò la Sicilia a partire dal IV° secolo d.C. fino alla cacciata del 1492. Uno spaccato di vita, sconosciuto ai più, che appartiene alla nostra terra ma del quale restano pochissime tracce. Eppure gli ebrei erano alla base dell’economia dell’isola e la loro cacciata ne segnò il repentino declino. Singolare e curiosamente moderna era la condizione delle donne. In una società di tipo patriarcale, esse affermavano comunque il loro diritto all’indipendenza e all’istruzione. Donne che lasciarono un segno, silenziosamente avanti. Tra le tante storie femminili scopriamo allora quella di Virdimura, ebrea, licenziatasi dottoressa in medicina a Catania nel 1376, che dichiarò pubblicamente il suo intento di curare i più poveri e bisognosi. Virdimura sboccia come un piccolo fiore rivoluzionario nel cammino di sangue e fuoco del popolo ebraico. Attraverso il racconto della vita di Virdimura si affronta inoltre il tema attuale della diversità, condannando gli integralismi di tipo religioso e restituendo dignità agli esseri umani qualunque sia il loro credo.
Segni di mani femminili di Valentina Ferrante Produzione Banned Theatre con Nunzio Bonadonna Micaela De Grandi Valentina Ferrante Soggettiva video: Alessandro Aiello E con la partecipazione in video di Nellina Lagana Regia: FERRANTE/DE GRANDI Sonorizzazioni: Cane Capovolto Costumi: Anna Maria Patti Elementi scenici: Nunzia Capano Michele De Grandi