“Ho sempre cercato di raccontare gli italiani attraverso l’uso dei nostri dialetti, convinto che essi abbiano, per la loro naturale immediatezza, spontaneità, ricchezza di sfumature, una forza di comunicazione straordinaria e che rivelino il carattere, l'intima indole di chi li adopera: veneti, calabresi, liguri o campani che siano. Siamo tutti orgogliosi di essere lombardi o lucani, c’è sempre in tutti noi tanto sano campanile, ma alla fine siamo semplicemente orgogliosi di essere Italiani. “Recital” è uno spettacolo nel quale accanto ai miei “cavalli di battaglia” presento brani inediti. Racconto la mia Sicilia, come l'ho vissuta e conosciuta. Una Sicilia allegra e amara, spensierata e triste, meravigliosa e spietata, solare e introversa, indolente e attiva. Isola, forse, ma sicuramente Ponte per mille culture. Una Sicilia di contraddizioni: l’isola fertile e ubertosa di Federico II "Stupor Mundi "e la Sicilia umiliata e ferita delle stragi e dei caduti, " Orror Mundi".