Metamorfosi di Ovidio con Roberto Nobile 26 aprile 2020
Quando si atterra di notte in una qualsiasi città europea, e l’aereo scende di quota, si comincia a vedere il territorio sottostante, le campagne, le strade con il traffico, gli agglomerati urbani, la periferia della città, tutto illuminato, costellato di luci. Ma, ogni tanto, macchie scure, zone franche dall’elettricità, dove la notte è veramente notte, che quasi mettono paura. Che succede lì, in quel buio, chi ci abita, come scorre la vita lì, dove forse la natura, dopo essere stata scacciata via dal mondo, ancora regna? Questa è un’immagine emblematica del nostro cervello, illuminato dalla ragione, dalla consapevolezza del reale e del presente, ma con zone buie, antiche, legate alla nostra infanzia, al regno selvaggio e indomabile della fantasia e della meraviglia, ed all’infanzia dell’umanità, quando gli uomini si mescolavano con le piante e gli animali, e gli dei scendevano nel mondo a mescolarsi con gli uomini in un processo caotico, incessante, pieno di energia, “Le Metamorfosi”. Ovidio ha messo nel suo poema tutta la mitologia greca, tutte le storie che gli uomini si sono tramandate nei millenni, per spiegarsi il mondo, per consolarsi della crudeltà della vita e gioire delle sue bellezze. Ecco accendiamo un piccolo fuoco di bivacco in una di quelle zone buie (dall’aereo tanto non si vede) per ascoltare in cerchio quelle storie, qualcuna, non tutte, quanto basta per fare amicizia di nuovo con la nostra infanzia e con quella della nostra civiltà. Roberto Nobile, grande attore italiano, incontra e interpreta, con rara intensità, sul palcoscenico de L’Idea il poeta Ovidio, attraverso la sua opera più nota, le Metamorfosi, ricche di miti universali.