Facile cosa è farsi universale! a 500 anni dalla scomparsa di Leonardo 4 dicembre 2019
Stefano Zuffi Storico dell’arte milanese, si è sempre dedicato alla divulgazione culturale, attraverso diverse attività. Fra cui la stesura di libri (oltre un centinaio, alcuni dei quali tradotti in diverse lingue), la collaborazione a giornali, riviste e radio, l’organizzazione di mostre, la realizzazione di supporti multimediali per turisti e visitatori. Si occupa inoltre di organizzare visite guidate, cicli di conferenze e altre iniziative per associazioni culturali. Instancabile visitatore di musei e città d’arte, è un convinto sostenitore del patrimonio artistico italiano come preziosa fonte di identità e di convivenza civile. LEONARDO: “FACILE COSA E’ FARSI UNIVERSALE” Ricorre il quinto centenario della morte di Leonardo da Vinci. Mezzo millennio dopo, quale è l’eredità di genio conosciuto davvero in tutto il mondo, uno dei personaggi proverbiali dell’umanità? Un pugno di fantastici ma controversi dipinti, migliaia di fogli di disegni e appunti, studi e progetti scientifici e tecnici, ricerche in diversi campi dello scibile (dall’anatomia umana all’idraulica, dalla tecnologia preindustriale alla astronomia), ma soprattutto un messaggio di straordinaria attualità: il toscano Leonardo raccoglie l’invito del conterraneo Dante a “seguir virtute e conoscenza” e ci spinge a non porre mai un limite alla curiosità, alla capacità, al desiderio dell’uomo. Inoltre, con grande passione, Leonardo ci invita a studiare, conservare e amare la nostra terra: e il suo strumento di comunicazione prediletto è la pittura, che Leonardo considerava “la più perfetta di tutte le scienze”.