Rassegna Lucciole e Silenzio di Monte Adranone
"vizi capitali"
d i G a e t a n o A r o n i c a
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16 Agosto 2021 I ore 06.15 (all'alba)
Monte Adranone (Sito Archeologico) di Gaetano Aronica
liberamente ispirato alle opere di Aleksandr Puskin e Apuleio regia di Gaetano Aronica e Giovanni Volpe, scene e costumi Flavia Cocca, aiuto regia Gabrele Ciraolo e Arianna Vassallo assistente regia ClaudioVolpe disegno luce e suoni Claudio Volpe assistente scenografia Francesco Di Stefano service e prostudios Christian Vassallo Con GAETANO ARONICA E con gli attori della Compagnia del Teatro Pirandello (in o.a.): Ilaria Bordenca, Franco Bruno, Silvia Bruno, Emanuele Carlino, Noemi Castronovo, Silvia Frenda, Marcella Lattuca, Fabrizio Milano, Giovanni Moscato, Viola Provenzano, Nicola Puleo, Marianna Rotolo, Stefano Trizzino E con gli attori della Compagnia del Teatro Pirandello (in o.a.) Ilaria Bordenca,Franco Bruno, Barbara Capucci,Emanuele Carlino, Noemi Castronovo,Silvia Frenda,Marcella Lattuca,Fabrizio Milano,Giovanni Moscato,Viola Provenzano,Nicola Puleo,Marianna Rotolo, Stefano Trizzino.
Ho immaginato una ciurma di uomini e donne, chiusi in un luogo senza tempo che potrebbe somigliare ad un galeone fantasma o ad un girone dell’Inferno dantesco, intenti a celebrare con un banchetto il dilagare della pestilenza. C’è però una particolarità che contribuisce a rendere sinistro il clima della inusuale serata: i commensali sono tutti riversi sulla tavola imbandita o distesi sulle panche in uno stato di semi incoscienza e si svegliano soltanto per reiterare i loro vizi capitali, per poi piombare nuovamente in un sonno che somiglia all’oblio e alla morte. Intorno a loro aleggiano, nella semi oscurità, creature impalpabili, impegnate a somministrare veleni con i quali i personaggi che via via guidano l’azione, colpiranno gli altri commensali o subiranno a loro volta l’avvelenamento. Non c’è soluzione di continuità tra una scena e l’altra, i personaggi scatteranno in piedi in preda all’angoscia del vizio che li affligge e li tiene in vita, che guida e domina il loro agire sino all’annientamento. Poco importa se il vizio generi gioia o dolore, essi non possono farne a meno come fosse una droga necessaria. Inizia così un girotondo macabro e anche brioso, in cui alla parte recitata si alternano canti e danze, dominato dalle creature magiche che preparano pozioni venefiche, esaltando le doti di ogni loro proprietà, con formule esoteriche e riti propiziatori, sotto il controllo della loro regina, Venere in persona, simbolo di bellezza ma anche di peccato, icona della superbia, donna e dea che, come una angelo caduto, osserva, distaccata da ogni debolezza umana. Eppure anche Venere soffre una solitudine assoluta, prigioniera della sua bellezza e del suo peccato. Le sue ancelle lavorano per lei, studiando le azioni degli uomini come inevitabili e pericolose, concordando su un solo punto: Sola dosis venenum facit, nihil sine venenum est (il veleno non esiste, è la dose che fa il veleno, ma niente al mondo esiste senza veleno). Il discorso si estende alle azioni degli uomini, ai loro sentimenti, traendo spunto dalla filosofia e dalla scienza di un antico e misterioso passato, giungendo a conclusioni inaspettate e fantastiche. Sin dai tempi dell’antichità, l’uomo non domina le passioni ma ne viene sopraffatto e persino i sentimenti e le azioni più nobili, quando perdono la misura, si trasformano in micidiali strumenti di perdizione, di sopraffazione e di morte. Vedremo interagire in questa giostra delle vanità, personaggi illustri e meno illustri della storia, artisti, geni, musicisti, che si ameranno, si sedurranno, si odieranno, si avveleneranno, sino allo scintillante finale. Gaetano Aronica Giovanni Volpe Costo Ticket € 10.00 I N D I C A Z I O N I P E R R A G G I U N G E R E I L S I T O A R C H E O L O G I C O |