L'interesse per Galileo Galilei è nato in me alcuni anni fa; quasi per caso lessi alcune sue epistole e i suoi testi filosofici, scritti tra il 1610 e il 1616, circa vent'anni prima del suo famoso processo e dell'ancor più famosa abiura. A partire dagli scritti di Galileo Cesare Capitani ha dato vita a diversi spettacoli («Le combat pour une pensée libre », « L'Altro Galileo ») fino ad arrivare a questa nuova creazione, con accompagnamento musicale dal vivo, preparata appositamente per il teatro L'IDEA di Sambuca. In « Galileo e la Luna », in occasione dei 50 anni dallo « sbarco » dell'uomo sul satellite terrestre, si vuole sottolineare l'attualità e la modernità delle idee del celebre scienziato. Galieo è un uomo che lotta per la libertà di pensiero, per la tolleranza, per la separazione tra scienza e religione. Galileo è un uomo come tutti noi, con un lato conosciuto e un lato oscuro; proprio come la Luna a cui consacrò lunghissime osservazioni. In lui si mescolano intelligenza e furbizia, paura e ambizione, audacia e incoscienza. Galileo, insomma, un uomo moderno e complesso, la cui traiettoria umana non può certo ridursi alla celebre frase « Eppur si muove.