Rassegna Dionisiaca
"ELETTRA"
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22 Agosto 2021 I ore 20.30
Calvario (Piazza Belvedere) Vocalist Giulia Tarantino
Scenografie e manichino a grandezza naturale di Oreste realizzate da Rosa Vitale Direttore di scena Ezio Fratello Effetti sonori Giuseppe Calisti Il manichino di Oreste è tratto da “Il Trovatore” di Giulio De Chirico Prodotto da Compagnia T. C. I Policandri Elettra: Gloria P. M. Alfano Clitennestra: Rosetta Iacona Nutrice: Giuditta Perriera Crisotemi: Giulia Tarantino Coro : Elda Giuntini Coro: Giulia Tarantino Resa pazza dal dolore, Elettra, la figlia di Agamennone, si lascia pervadere dall’angoscia per la morte del padre senza accennare mai a lasciarsi alle spalle quella morte e il dolore che ne deriva. Costretta a vivere con sua madre Clitennestra e il suo patrigno Egisto, gli assassini del re di Micene, Elettra legata alla corda e costretta a portare un collare dal quale si libera solo quando Egisto è lontano, non trova conforto nemmeno in sua sorella Crisotemi che pur addolorata anch’essa per la morte del padre, sceglie altresì di continuare a vivere come sia per lei meglio possibile arrivando ad un compromesso con la madre e il patrigno. Entrambe sono condannate ad una vita di celibato così da impedire loro di avere quei figli maschi che un giorno si ritroverebbero, loro malgrado, obbligati a vendicare Agamennone e a punire i suoi assassini. Così Elettra vive immersa nel suo lutto, con la sola compagnia di un’amica immaginaria che solo lei può vedere e udire e che altro non è che la libertà, la fanciullezza, la giovinezza che Elettra non ha mai avuto e che torna con prepotenza e grazia a chiedere di esistere e con la quale si intrattiene ogni giorno mentre attende il ritorno di suo fratello Oreste, il bambino che
anni addietro, il giorno dell’omicidio, lei stessa gettò nelle braccia della nutrice affinché lo portasse lontano, in salvo dalla scure a due lame che uccise Agamennone e che non avrebbe risparmiato nemmeno il piccolo Oreste, condannato a morte come il figlio di Andromaca, Astianatte, affinché non si rendesse autore di paterna vendetta. Ma Oreste non torna, non si presenta mai davanti alla porta della casa, non giunge mai per vendicare il padre e liberare le sorelle. Così Elettra, venuta a conoscenza per bocca di sua sorella Crisotemi, che coloro su cui essa riversa senza pudore alcuno tutto il suo viscerale odio, intendono riservarle lo stesso destino scelto per Antigone, rinchiuderla in una grotta lontano dal palazzo, lontano dalla vita, Elettra trova in se stessa una forza inattesa. Immagina il ritorno nella sua casa della nutrice, il materno personaggio a cui affidò suo fratello il giorno della morte del padre, venuta a riferire della improvvisa morte di Oreste, ucciso senza colpa durante una corsa di carri e che questa notizia però sia solo un trucco effimero per insinuare in casa proprio il fratello Oreste giunto insieme alla nutrice per compiere la sua vendetta. Immagina Elettra che Oreste sia finalmente tornato e lo immagina un manichino, un fantoccio in balia degli eventi e davanti a lui, al fratello finalmente giunto Elettra trova in se quella forza mai posseduta prima e compie entrambi gli omicidi. Uccide Clitennestra e a seguire Egisto liberandosi con le sue sole forze dal giogo impostole dal suo destino. Il terreno brullo dove si svolge l’azione, il teatro antico che nella sua infinità bellezza resta luogo sospeso, ricordo di ciò che è stato, testimonianza di un passato di fasto e di un presente fatto di assenze ben si presta a rappresentare l’assenza di colori e di certezze, che è la mente di Elettra. M. C. L. Vitale Costo Ticket € 5.00 |