Cos'è l'Idea
È un gioiello, il Teatro L'Idea. Così viene considerato dai sambucesi. Il suo valore, però, va oltre lo stretto ambito comunale poiché Sambuca è l’unico dei paesi del territorio tra Menfi, Sciacca, Santa Margherita e la valle del Belice a vantare un teatro all’italiana forte di 250 posti, tre ordini di palchi, forte di un passato lungo un secolo e mezzo, e forte della possibilità di vivere e far vivere nel presente la scena artistica. Prima del terribile terremoto che il 15 gennaio 1968 ha colpito la Valle del Belice ve ne erano altri di teatri di questo tipo, come testimoniano le rovine di quello di Poggioreale, immortalate in una scena ancora viva e ammonitrice come quella ne "L'Uomo delle Stelle" di Giuseppe Tornatore. Le rovine del teatro di Poggioreale sono, a loro modo, un monito tragico alla pericolosa deriva in atto in Italia, alla crisi, alla perdita di ricchezze, identità e futuro.
È dunque un piccolo tesoro, il teatro. Non solo dal punto di vista del valore architettonico. Lo è, soprattutto, per quello che può produrre. Può essere, cioè, una delle leve che consentono a un piccolo paese di uscire dall’isolamento, offrire cultura, creare uno sviluppo contenuto ma possibile. Uno dei pochi luoghi laici, lo ha definito un amico mentre conversavamo sul futuro di un "piccolo teatro di un piccolo paese". È una definizione bella e piena, perché io interpreto quella parola, laico, come sinonimo di libero.
Libertà, apertura e dignità. Sono tre delle parole principali che guidano la strategia del gruppo che si è assunto l'onere e l'onore di gestire il Teatro L'Idea. La strategia che ci guida è quella, appunto, di aprire il teatro, di proporlo veramente come il palcoscenico e la casa per molte delle attività culturali e artistiche a Sambuca. La stagione teatrale, quest'anno improntata sul tema del Racconto. E accanto a un cartellone di otto spettacoli come quello di apertura, del 2014, cercheremo di offrire appuntamenti, spettacoli, concerti, incontri, laboratori, da quelli di professionisti a quelli amatoriali, fondando comunque la nostra scelta sulla qualità delle proposte.
Il teatro deve essere aperto agli amanti della prosa e della musica, certo, di cui è piena Sambuca così come il territorio. Allo stesso tempo, il teatro deve essere il palcoscenico per i sambucesi. Per la banda musicale, di cui il teatro è la casa, ed è per questo che abbiamo pensato di cominciare l'anno proprio con un concerto bandistico. Un palcoscenico per i ragazzi della scuola media, che lungo i tre anni del corso di studi hanno la fortuna di imparare a suonare uno strumento: perché non far suonare i ragazzi proprio nel teatro, e tentare poi di far continuare loro la pratica oltre la scuola media, quando arrivano alle superiori? Un palcoscenico per i bambini delle elementari e per gli adolescenti, se riusciremo a realizzare la nostra idea, quella dei laboratori teatrali e dell'incontro con attori professionisti e musicisti. Un palcoscenico per il teatro amatoriale, come già è stato nel passato.
Un palcoscenico per chi, a Sambuca, vorrà utilizzare il teatro per far crescere la trama culturale e civile del paese. E per chi, arrivato da altri lidi, vorrà far crescere un esperimento che non è solo locale, ma che ha l'ambizione di far parte della stessa storia nazionale.
Paola Caridi.
È dunque un piccolo tesoro, il teatro. Non solo dal punto di vista del valore architettonico. Lo è, soprattutto, per quello che può produrre. Può essere, cioè, una delle leve che consentono a un piccolo paese di uscire dall’isolamento, offrire cultura, creare uno sviluppo contenuto ma possibile. Uno dei pochi luoghi laici, lo ha definito un amico mentre conversavamo sul futuro di un "piccolo teatro di un piccolo paese". È una definizione bella e piena, perché io interpreto quella parola, laico, come sinonimo di libero.
Libertà, apertura e dignità. Sono tre delle parole principali che guidano la strategia del gruppo che si è assunto l'onere e l'onore di gestire il Teatro L'Idea. La strategia che ci guida è quella, appunto, di aprire il teatro, di proporlo veramente come il palcoscenico e la casa per molte delle attività culturali e artistiche a Sambuca. La stagione teatrale, quest'anno improntata sul tema del Racconto. E accanto a un cartellone di otto spettacoli come quello di apertura, del 2014, cercheremo di offrire appuntamenti, spettacoli, concerti, incontri, laboratori, da quelli di professionisti a quelli amatoriali, fondando comunque la nostra scelta sulla qualità delle proposte.
Il teatro deve essere aperto agli amanti della prosa e della musica, certo, di cui è piena Sambuca così come il territorio. Allo stesso tempo, il teatro deve essere il palcoscenico per i sambucesi. Per la banda musicale, di cui il teatro è la casa, ed è per questo che abbiamo pensato di cominciare l'anno proprio con un concerto bandistico. Un palcoscenico per i ragazzi della scuola media, che lungo i tre anni del corso di studi hanno la fortuna di imparare a suonare uno strumento: perché non far suonare i ragazzi proprio nel teatro, e tentare poi di far continuare loro la pratica oltre la scuola media, quando arrivano alle superiori? Un palcoscenico per i bambini delle elementari e per gli adolescenti, se riusciremo a realizzare la nostra idea, quella dei laboratori teatrali e dell'incontro con attori professionisti e musicisti. Un palcoscenico per il teatro amatoriale, come già è stato nel passato.
Un palcoscenico per chi, a Sambuca, vorrà utilizzare il teatro per far crescere la trama culturale e civile del paese. E per chi, arrivato da altri lidi, vorrà far crescere un esperimento che non è solo locale, ma che ha l'ambizione di far parte della stessa storia nazionale.
Paola Caridi.