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callas d'incanto
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Bruna, fedele governante di Maria Callas, al suo servizio dal 1953 al 1977.
Lei è stata l’ombra della Callas e come una vestale ne custodisce la memoria, i ricordi, l’idea di una donna che ha rappresentato tutta la sua esistenza. Bruna rappresenta la semplicità, la quotidianità, quella contingenza davanti alla quale non è possibile valutare il genio, del quale tuttavia si avverte la statura. Così ascoltiamo la storia che ci racconta e ci troviamo al suo fianco a spiare quasi con vergogna i palpiti di quel cuore. Maria Callas è un mito. La sua statura artistica ha diviso il mondo dell’opera in prima e dopo la Callas. Nel nostro racconto la Callas non è una voce in una donna, bensì una donna con una voce e Bruna la racconta, con fervore e passione quasi religiosa, soffermandosi maggiormente sul tormento della sua anima e l’amore con Aristotele Onassis. Bruna durante tutto lo spettacolo attende il ritorno della sua Madame che “sta per arrivare.” La divina non può entrare. Il suo corpo non è più tra noi anche se lei è ancora in mezzo a noi come un’idea, una leggenda, un mito… per una serata d’incanto. |